venerdì 8 marzo 2019

Zibaldone Facebookiano 11

Dalle finestre della scuola di Sofia, si sente intonare, giù per la strada dove ho parcheggiato l'auto, il brano di Giorgio Gaber "la libertà". In un crescendo suggestivo, via, via e sempre piú forte, le voci dei bambini urlano quanto la libertà sia partecipazione... Mi auguro tanto che possano ricordarlo per il futuro, quando faranno scelte differenti.


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A quanto pare la nuova versione degli esami di stato sarebbe eredità del PD e della 107. Parola di Bussetti...

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TOC, TOC...
Siamo quelli della simulazione della seconda prova del nuovo esame di stato...
C'è nessuno?

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Tanti amici virtuali, con pause di tempo cadenzate, pubblicano ciclicamente queste belle e sapienti parole di Galimberti.
Fra queste ultime e le novità del ministro Bussetti sull'insegnate di Sostegno, non trovo però nessuna differenza.
L'ovvietà, appartiene alle grandi come alle piccole forme di comunicazione.
Le nozioni di qualcosa che non si conosce affatto o le esperienze dirette che si sono acquisite quando la scuola non era stata devastata dalle ultime riforme involutive, possono essere figlie della stessa approssimazione.

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Cos'è il degrado?
Prima di una condizione ambientale trovo che le radici profonde di tale stato, risiedano nella mente di chi non vede lo scempio, lo spreco, lo sperpero nei piccoli come nei grandi avvenimenti della propria giornata. Per cui un luogo sporco, lercio e pieno di spazzatura è in prima analisi la proiezione speculare dell'essere NON-cittadino che ciecamente abituato a tutto, spensieratamente sorride della propria leggerezza e intelligente capacità di saper soprassedere. 
Non provare più indignazione o pensare di potersi adattare attraverso l'Arte ad un salvacondotto esistenziale non fa altro che sporcare perfino quel po di spazio vivibile che il bello può riqualificare, aggiustare o rimediare. Non provare più vergogna significa essere finiti nel tritacarne della condizione peggiore: quella dell'indifferenza.

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Essere liberi al giorno d'oggi e attraverso l'arte poi, bel quesito... Essere liberi nel momento di maggior bisogno di presenzialismo da social network perchè indispensabile la diffusione come primario bisogno di visibilità. A conti fatti sembra esserci, nel mondo virtuale come in quello reale del settore artistico tout court, un parametro fondamentale senza il quale sembra difficile orientarsi in qualsiasi direzione: la saturazione dei luoghi di aggregazione e comunicazione; la commistione o la confusione onnivora dei linguaggi e non ultimo per importanza, il bisogno di socializzare la tua creatività personale, sempre e comunque...

...e forse proprio quest'ultimo bisogno impedisce di essere realmente liberi sia creativamente che come esseri umani...

...Arturo Schwarz, intellettuale e collezionista d'Arte affermava che l'appagamento estetico di un nuovo pezzo scoperto per l'ambiente in cui viveva, non aveva altro scopo di condivisione possibile, se non con la sua amata compagna. Man Ray quando in un invito per una sua celebre mostra personale tentava di comunicare la sua motivazione di intenti, non si rivolgeva mai al vasto e grande pubblico delle sue precedenti esposizioni ma da persona a persona; a quel singolo nuovo fruitore, con il quale è realmente possibile comunicare...

Oggi la vera libertà artistica dal momento della formazione a quello raro e sempre più anacronistico di appagamento professionale è pura utopia: perchè la finalità sociale del fare arte ne ha snaturato l'essenza.

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Non era forse un "imperatore" come Lagerfeld ma non dare il giusto spazio nei tg pubblici e privati della scomparsa di Alessandro Mendini, lo trovo veramente imbarazzante.

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Il processo delle autonomie regionali è oramai irreversibile. I meridionali che bypassando con il voto alle nazionali il M5S o il PD e hanno votato la coalizione di centro destra ( che ricordo essere formata da Lega NORD, Forza Italia e Fratelli d'Italia), oggi piangono miseria e se la prendono con questa forma contrattuale di governo giallo verde e in particolare con il movimento grillino che ha già svenduto la cultura e la scuola.
Quest'ultima come carne di porco è il banco di prova per una sorta di federalismo italiano che conterà sulle forze della gente onesta di tutte le regioni che in autonomia investiranno nelle proprie economie locali.
Forse è arrivato il momento di camminare sulle proprie gambe, prendendo decisioni difficili e impopolari.


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Ho troppo rispetto per tanti miei colleghi di Scienze Motorie per rispondere ad un Ministro che non ha il quadro completo della scuola italiana.
Ma mi chiedo: i docenti dell'est Italia, come li classifica?
Forse d'area di influenza putiniana?

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Daniele Silvestri non è figlio di nessuno o per meglio definirlo è solo un figlio di buona donna per il suo gran talento...

Ora, non ricordo bene se era a Sanremo, ma la presentazione ufficiale in società, che fece Raul Casadei, del figlio anch'egli musicista, non è che gli avesse portato molta fortuna, eh?

Se avevate qualche dubbio su come oggi, un giovane artista in Italia possa "farsi da solo": THE BOCELLI FAMILY STORY.

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Visto che stiamo regredendo in molti campi ma perché solo alle poste si ostinano a non riportare lo sportello unico per raccomandate e pacchi?

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Ci sono innumerevoli caratteristiche positive che potrei elencare e tranquillamente avere conferme immediate da chi ti conosce personalmente o semplicemente ti segue qui nel social. Fra tutte che sei la persona più generosa e altruista che ho conosciuto in vita e l'averti sposata é la fortuna più grande che mi sia capitata. 14 anni fa come adesso a tenermi per mano, nel bisogno estremo, nel buio e nella mancanza di coscienza... con la tua voce familiare e la forza dei tuoi occhi. Mi riporti in vita ogni giorno: Lia Di Mariano.

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