martedì 31 dicembre 2013

COMMEDIALIVE- Dante Inferno-

Prima della chiusura dell'anno allego il link dell'altro blog sul progetto Dante Inferno:



Questo nuovo anno vedrà la ripresa del progetto.
A seguire una delle illustrazioni presenti nel blog:
"DANTE E I TRE REGNI"
smalti acrilici e tempere su carta formato A3



Due piccioni con la fava della "Fantascienza"

Le relazioni che possono esserci tra Nathan Never e Blade Runner sono tantissime.
I tre autori Medda, Serra e Vigna hanno sempre dichiarato il loro riferimento cinefilo e programmatico del grande capolavoro di Ridley Scott, per il personaggio di casa Bonelli.

Approfitto di questa consonanza per omaggiare entrambi e divertirmi con i gadgets dell'edizione Gift del cofanettone del film.


Nathan Never- Commission
Smalti acrilici formato cm 35x25


Ritratto Family Comics
-acquerello su foglio A4- 

A seguire Il cofanetto...









lunedì 30 dicembre 2013

AFTER SENSE

Quadro di grandi dimensioni 120 cm x 100, realizzato prima della crisi globale.


Vorrei esorcizzare quanto accaduto negli ultimi anni a livello economico, nel mondo e in particolare in Europa, facendo un raffronto azzardato (ma non del tutto inappropriato) con il cambiamento di rotta che ha preso il mio lavoro più o meno nel 2007.

-Quanto una condizione generale o semplicemente le persone che ti stanno vicine influenzano quello che fai e i manufatti che produci, giornalmente come salubre pratica quotidiana?-

Questo quadro, debitore dell'influenza dell'Arte Contemporanea e in modo particolare del cinema o delle video-installazioni di Peter Greenaway, -carico di forti simbologie legate al rapporto uomo-donna e al corpo come architettura,- quando è stato fatto aveva una coerenza con due fattori principali: il primo avevo più o meno 26 o 27 anni e il secondo nessuno, né artista o frequentante di mostre, né l'ultimo degli appassionati d'arte che non ha alle spalle un'élite consolidata e riconosciuta, poteva immaginare la drammatica involuzione culturale ed economica che abbiamo vissuto nella seconda metà degli anni dieci(e oltre) nel nostro paese.
Questo quadro che oggi sembro non riconoscere più, è come  un figlio straniero di un'altra donna conosciuta in un paese florido e compiacente. Non lo rinnego, come non rinnego tutto quello che ho realizzato prima di "ritornare al fumetto" ma chiaramente oggi non trova spazio nelle mie priorità d'espressione pratica. Andava fatto in quel momento, oggi sarebbe una grande forzatura e uno schiaffo a tutti i sacrifici fatti in casa per far quadrare i conti o per non degenerare nella disperazione che oramai ha colpito tante famiglie come la mia.
L'aver cambiato rotta e aver deciso di raccontare storie o illustrarle e possibilmente "farle circolare meglio" mi fa apprezzare ancora e con l'entusiasmo dei venti anni quello che l'arte visiva (fatta da me o da altri) sa regalare…

Comunicare attraverso le immagini!



sabato 28 dicembre 2013

Il giardino pittorico di Bergler-Villa Whitaker

Quando la mia città vuole, sa regalarti sensazioni speciali. Alle volte a Palermo, il contrasto alla bellezza è dietro l'angolo e se sai prepararti e discriminare, volendo,  riesci ad estrapolare solo quello che di "unico" sa offrirti.
Questa mattina un giardino dipinto ad affresco dentro una villa di stile neo-rinascimentale mi ha permesso di riscoprire il miglior pittore Liberty che dal mio punto di vista abbiamo avuto in Italia.
Ettore De Maria Bergler.
Ricordate questo nome soprattutto quando, un giorno, visitando Villa Igea, vi sembrerà di vedere l'alta pittura europea del'Art Nouveau di Parigi e in modo particolare di Alphonse Mucha.
Bergler ha saputo piegare la lezione del grande vedutismo siciliano ( Il suo maestro fu il grande Lo Iacono) con tutte le influenze della modernità di fine secolo ( '800).
Egli ha rimescolato uno stile connaturato come quello naturalistico e positivista dell'epoca, con l'astrazione dell'ascendenza austriaca delle origini materne. Il risultato, spettacolo per gli occhi, soprattutto per chi ama la bidimensionalità nella pittura senza dimenticare l'attrazione verso la profondità.



Hugo von Hofmannsthal, drammaturgo austriaco dell'era della "Secessione" diceva:
Si deve nascondere la profondità. Dove? Nella superficie.
Ed è qui che il legame con il medium visivo dell'illustrazione e del fumetto (anche in bianco e nero e di stampo realistico) trova una sua ragion d'essere.
Non è un caso che "l'Arte Nuova" a cavallo tra  800 e 900 piacesse e piaccia a "fumettari" come Crepax e Manara. Ed è a villa Whitaker che andrebbero condotti i giovani illustratori delle scuole d'arte di ogni risma (comprese le scuole del fumetto) per affinare visivamente il grande mestiere di uno come Bergler.
Nei suoi affreschi riproducenti spaccati del meraviglioso e ahimè un po' trascurato giardino adiacente, si scopre il calore di una sensibilità raffinata e mai ripetitiva, capace di catturare con una straordinaria chiarezza, la tua attenzione in quei punti focali di colori leggermente contrastanti e stesi con una velocità e maestria rare nella pittura accademica.

venerdì 27 dicembre 2013

Batman: The First Case- New 52

Leggo Batman, regolarmente, dagli anni '90.
Però, da che ho memoria sul finire degli anni '80, partendo da un albo "Cenisio" acquistato dal mio "omino" del fumetto (il mitico Signor Rizzuto con libreria nei pressi dell'Università), realizzai una tavola copiata ( ahimè oggi perduta) dai disegni di Adams, o Robinson.
Ergo, sarebbe un sogno disegnare Batman per la DC Comics!

Le scuole di pensiero su come realizzare un Portfolio di presentazione, sono tante e di livello sempre più alto.
Per fare un paragone azzardato, come i books del mondo della moda, c'è chi si presta a realizzare delle vere e proprie pubblicazioni con tanto di progetto grafico, logo e packaging-transformer.

Io con molta modestia ho seguito le linee guida che la casa editrice propone (qui) e per le pagine da eseguire ho guardato i maestri che hanno lavorato prima di me.
Essendo, naturalmente un avido accumulatore di tutte le pubblicazioni esistenti e uscite in Italia ed in lingua originale non ho potuto non cogliere un potenziale creativo e una piacevole coincidenza attinente il Reboot dei New 52: la storia pubblicata nel Bat Mondadori # 4 dei '60 e a cura del grande Enrico Bagnoli che portava il titolo "Il primo caso di Batman".

In essa compare uno sfigatissimo "orologiaio" che non vedremo mai più come "villain" nelle annate successive.






















I disegni sembrerebbero quelli di Dick Sprang ma potrei sbagliare….


Studio Cover Portfolio DC:
The Batman's first case
Matita su foglio A3



Versione inchiostrata con photoshop

A seguire le Tavole sequenziali e le relative descrizioni:

2- matita su carta- A3-2012
In questa tavola Robin (Damien Wayne) deve vedersela con un villain psicopatico che ama circondarsi di location che ricordano gli ingranaggi e i meccanismi di qualsiasi tipo di orologi.



3- china su carta- A3- 2012
Batman lotta freneticamente con il robusto avversario che sembra avere altre letali risorse come pugnali nascosti e armi lanciafiamme.
In questa terza pagina si è preferito inchiostrare completamente le vignette per dare una più completa definizione delle luci e delle ombre.




4- matita e smalto acrilico e tempera su carta- A3- 2012
Colpo di scena nella sequenza che vede irrompere come nelle migliori tradizioni una controparte femminile del nemico con cui si sta lottando e che arpiona il cavaliere oscuro con un'arma simile ad una balestra
La tavola composta da tre vignette è stata volutamente lasciata incompleta rispetto alla tecnica pittorica scelta che è quella dello smalto acrilico e della tempera.
Come in un Work in Progress si illustrano i passaggi diretti che dalla matita portano al colore.


Infine, Character design e bozzetti iniziali













giovedì 26 dicembre 2013

AGENDA-2




Se si riesce (decifrando la mia scrittura) si possono leggere alcuni pensieri di quotidiana  e ordinaria normalità sulla politica, la scuola, la cultura etc etc…


HULK: non c'è più tempo. Acquista una fonovaligia vintage!

Quando le cose vanno come non dovrebbero andare.
Quando un'esosa tassa sui rifiuti fa irridere alle tue spalle i loro promotori e nostri detrattori comodamente al sole d'inverno a Cortina d'Ampezzo, con le nostre strade piene di rifiuti.
Arriva la furia giovanile che nei '60 e '70 rappresentava tutta la rabbia della contestazione Yippie sempre più verde per la rabbia montante.

A me il Natale ( almeno quello nostro prettamente consumistico e di cattivo gusto) procura tale effetto, facendomi innervosire e rincorrere le ore come qualcosa di prezioso.

tecnica mista su cartoncino verde A4

Ha più valore la nostalgia di mio suocero Salvatore che guardando una serie di Fonovaligie nel mio tablet e in buono stato di conservazione ne desidererebbe una per riascoltare i suoi vecchi 33 giri conservati con cura nella propria casa.



fonovaligie della "Lesa"

Anche i suoi anni del divertimento scapestrato con "niente" erano anni votati al consumo, ma non si capisce per quale motivo le cose avevano una struttura e una consistenza estetica e funzionale "diversa".
Più resistente e con un design più bello.

Mi fa rabbia vedere come la globalizzazione di massa abbia prodotto solo paccottiglia da confezionare con carta da regalo kitsch e da mettere sotto alberi decorati nel peggiore dei modi. E non è neanche detto che sia più economica. 

Per me ha più senso e fa parte dell'ordine delle cose recuperare quello che nelle condizioni e nel migliore dei modi è stato già fatto!

Una di quelle fonovaligie sarà il prossimo regalo di mio suocero.

martedì 24 dicembre 2013

Una tavola di Adam Hughes da "Before Watchmen"

La pagina in questione riguarda il #3 della miniserie Dr Manhattan dell'ultimo prequel, reboot, sequel del capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons: Watchmen.
Di questi ultimi autori solamente il secondo sembra aver appoggiato e riconosciuto questo costrutto complesso che vede il prima, durante e dopo la trama originale del'86/87.




















Riguardo la nuova storia di Jon Osterman, scritta da J. Michael Straczynski e disegnata dal talentuoso  Adam Hughes si approfondiscono tutti i risvolti narrativi delle origini di questo singolare supereroe generato dall'atomo e dalla fissione nucleare. Ricollegandosi all'assunto di Moore che usa la metafora del meccanismo dell'orologio per caratterizzare al meglio la freddezza dei ragionamenti e degli atteggiamenti di questo nuovo semidio sulla terra, Straczynski descrive in modo impareggiabile quello che per secoli l'uomo ricerca attraverso l'arte e i suoi meccanismi nascosti; quella perfezione nascosta e introvabile ai più che solo una costante pratica e dedizione possono a volte solamente far intravedere.
E lo fa in questa pagina.


Trovo che ci sia un'assonanza magnifica con quanto si è sempre ricercato nella natura attraverso i rapporti proporzionali della "sezione aurea".
Anche quando un autore sembra allontanarsi dal mondo e diventa "artefice".

Come descrive Charles Bouleau (1988) nella sua "La geometria segreta dei Pittori":

"…La meraviglia degli antichi quando trovarono conferma nel mondo esterno- sotto forma di rapporti semplici di lunghezza- a consonanze evidenti all'orecchio come l'ottava e la quinta, è qualcosa di profondamente commovente. La loro gioia aveva a che fare col bisogno del nostro spirito e ci sembra un riflesso del divino…"


Il copyright delle immagini appartengono alla DC comics e agli autori aventi diritto.

sabato 21 dicembre 2013

EXTRA- pieghevole sportello d'ascolto cittadini e immigrati

Un paio di anni fa, Lia si è occupata di alcune consulenze come psicologa per lo sportello d'ascolto dell'associazione onlus "Extra"della città di Palermo.
Motivata a trovare una nuova veste grafica per le info essenziali, dei servizi e delle opportunità che il progetto offriva ai cittadini e agli immigrati di diverse nazionalità, abbiamo pensato di caratterizzare il pieghevole al "femminile" con figure di diverse provenienze culturali sedute ad un tavolo e  nell'intento di cooperare e mediare insieme durante un dibattito.

Pieghevole a tre facciate:  parte esterna


Pieghevole a tre facciate:  parte interna


Disegni di riferimento eseguiti con tecnica mista 








venerdì 20 dicembre 2013

Disegno Fantasy alla nicotina


Nevrosi da segno e tratteggio.
A secondo della modalità di "sfogo" o butto giù su qualsiasi tipo di agenda: pensieri, riflessioni e annotazioni o "urlo" su di un foglio di grandi dimensioni tutti i segni possibili di un paesaggio al quale un secondo prima neanche avevo pensato.
Il fantasy non è solo evocare draghi, castelli o damigelle indifese e legate ad un albero ma è anche una sorta di automatismo tecnico e casuale che in maniera inconscia colloca gli elementi ognuno al loro posto.
Per me è come fumare una sigaretta.
Le spirali del tratteggio sostituiscono le circonvoluzioni del fumo nell'aria.
Mi rilassa!

giovedì 19 dicembre 2013

ROSENCRANTZ: interview



1. Please introduce yourself....
Mi chiamo Francesco Conte, ho 39 anni vivo e lavoro a Palermo, Italia.

2. Since when you have an interest in comics?
Comincio a leggere fumetto da quando ero molto piccolo, circa cinque anni. Mio padre mi faceva leggere il “Giornalino” storica rivista italiana del fumetto di vari generi e dentro la quale venivano pubblicati autori come Toppi, Battaglia, Pratt, etc...

3. What is your professional background?
Comincio tardi ad avvicinarmi come professionista al mondo del fumetto. Per anni mi sono occupato di pittura e illustrazione. Insegno all'Istituto d'arte della mia città. Dopo avere collaborato con studi grafici per illustrare copertine, Cd-rom e siti commerciali, sono tornato all'arte sequenziale del fumetto perche per me è uno straordinario mezzo per raccontare storie...

4. Could you describe your collaboration with ROSENCRANTZ in detail?
Ho conosciuto l'editore ROSENCRANTZ e il simpaticissimo Predrag, attraverso la rete.
Il Forum ZWOl aveva pubblicato un loro Post dove cercavano artisti per illustrare storie inedite.
Così sono entrato in contatto con la redazione, ho fatto delle prove per una storia, (che poi è quella che ho pubblicato) e così è iniziata una ottima collaborazione che spero duri nel tempo. Non erano molte le mie esperienze in questo settore. La collaborazione con loro e con Predrag che è molto paziente mi hanno permesso di crescere e di smussare molti eccessi artistici.

5. What does it mean for you to have a comic book published by ROSENCRANTZ?
E' una bella occasione per farsi le ossa e conoscere un settore professionale nuovo e stimolante.

6. Could we expect your work on other ROSENCRANTZ's projects?
Attualmente sto iniziando a lavorare su di un altro progetto del vulcanico Predrag. Una storia di ambientazione storica che è molto diversa dal fumetto che ho pubblicato.

7. What will be your next professional step?
In generale, mi piace lavorare anche su più cose contemporaneamente. Attualmente collaboro anche con la casa editrice inglese Markosia che pubblica storie di stampo horron fantascientifico e della tradizione letteraria del genere.

8. Do you know anything about comic scene in Balkan countries?
Devo ammettere la mia ignoranza su I grandi autori di questa regione..
So che la recente guerra degli anni novanta ha rallentato parecchio la divulgazione di opere dei Balcani e conto che presto Rosencrantz, portarà nel resto d'Europa alla scoperta o alla riscoperta di veri e propri talenti della scrittura e del disegno, per troppi anni rimasti poco conosciuti.

9. Which comic authors and books you prefer?
Sono tantissimi e poi sono anche un collezionista di fumetti.
Dei più recenti tutti gli autori che ruotano attorno al progetto Before Watchmen, sono straordinari a cominciare da Darwyn Cooke. Poi un mio disegnatore di riferimento è il grande Norm Breyfogle, inglese e che per molti anni ha disegnato Batman. E ancora Miller, Gaiman, Moore Etc..
Ho la casa che scoppia letteralmente di Comics..

mercoledì 18 dicembre 2013

L'IMPIANTO T- Un corto lungo

Per il sito Verticalismi, qualche tempo fa ho realizzato un corto a struttura verticalizzante.
Interessante lo spunto dato: la musica techno.

Buona lettura...e buon ascolto...




A seguire matite e bozzetti...