Fra le varie serie ed edizioni di Batman da me collezionate negli anni, quella che riesce a suscitare più nostalgia è la collana della Mondadori dei anni '60.
Il perché è facile da chiarire: gli albi che non erano pubblicati con carta di altissima qualità e che si avvicinavano a malapena alle tirature standard americane rispondevano (e rispondono almeno per me) ad un tipo di cura redazionale e grafica "artigianale" tipica di quegli anni, nel nostro paese.
La serie era seguita dal grande disegnatore Enrico Bagnoli, soprannominatosi Henry più o meno dagli anni '80 sulle pagine di Martin Mystere.
Credo avesse ridisegnato o elaborato di sana pianta la cover dell'albo sopra postato: il N.1
Henry con il suo redazionale amichevole ma non stucchevole e con l'occhio dell'impaginatore grafico coerente con il tipico prodotto popolare, ha confezionato una serie che ad oggi auspica di essere fra le più ambite dai collezionisti.
All'epoca a capo della redazione poteva starci benissimo un disegnatore, perché tale mestiere in un periodo di forte espansione economica equivaleva ad una "massima" carica di qualifica professionale dietro la quale, come nel caso di Bagnoli c'era una personalità colta, sensibile, preparata e disposta a far fronte a tutte le novità della contro-cultura di quegli anni.
L'autore-redattore-disegnatore, con grande umiltà, interveniva di persona e con pennino alla mano nelle promozioni pubblicitarie che annunciavano i nuovi albi o altre testate, oppure nelle "caselle" della posta dove omaggiava i piccoli fans della serie con ritratti eseguiti con veloci mezzetinte e fortemente riconoscibili come stile alla "Bagnoli".
Oggi sarebbe impossibile per un curatore far diventare personalizzata una serie a tal punto da vedere gli inserti di una squadra di calcio ridisegnata, giocatore per giocatore, con una meticolosità presente solo in chi non sta a guardare a che tipo di primaria collocazione editoriale é destinato il suo disegno, ma solo perché è puro divertimento disegnare.
Nelle immagini a seguire mi sono divertito a cercare Bagnoli attraverso il suo segno e se l'occhio non mi inganna è notevole vedere come con un misterioso anonimato, l'autore spaziava in generi diversi: dalla fantascienza, all'umorismo, alla pubblicistica, etc..
E in tutta la sua modernità, un Batman che in quanto a dinamismo e caratterizzazione personale, fa invidia a molti odierni disegnatori, me compreso!
Enrico Bagnoli è morto nel 2012.
Con lui se ne andavano in quel periodo altri autori di rilievo: Moebius, Toppi, per citarne due che seguivo e seguo con coscienza critica e ammirazione.
Ma venendo a conoscenza della dipartita di Bagnoli nel blog di Luca Boschi
qui, non ho potuto fare a meno di commuovermi leggendo, in uno dei commenti del lungo post dedicato all'autore (che ne ricostruisce la carriera) un intervento della figlia Laura sul padre….
Pochi disegnatori, dei miei albi preferiti, hanno stimolato la mia curiosità negli anni in cui si frequentava il Liceo Artistico e in pochissimi sapevano rendermi la storia ancora più interessante:
La Piramide Nera o il Ritorno dei Magi di Martin Mystere sempre illustrate da Henry…