venerdì 13 dicembre 2024

Zibaldone Facebookiano 20

Cimelio dell'era covid...ma anche della mancanza di senso pratico ed estetico. Ne ho visti una cinquantina nella scuola media dove recentemente ho fatto orientamento. Realizzati per il distanziamento, dureranno il tempo giusto per una rottamazione senza riciclo o ripristino; senza che nessun collezionista di oggetti di design, possa desiderare di conservarne uno. Sedendoti, assicuro che vien voglia di tornare alle sedute in legno che sapientemente abbiamo gettato in stracolme discariche...
Tante volte il nostro livello di empatia ci fa soprassedere su atteggiamenti sbagliati, deragliamenti caratteriali, scelte non condivise... Il problema di fondo però che pur riconoscendo dei limiti plateali nell'altro, motivati da un uso di pillole rosse per i giorni dispari e blu per i giorni pari (...e non mi riferisco a Matrix), quando razionalmente devi rompere i coglioni... ...io te ce manno!
Pediluvio con Dylan...Ghost Hotel. Ora al netto delle due proposte, entrambe presentate a Lucca ed entrambe ristampe, questa più economica, più accessibile e meno esclusiva, per me ha il valore aggiunto di una cover inedita. L'altra no! Non mi straccerò le vesti perchè l'altra manca alla mia collezione, all'interno della quale ho tali rarità da fare impallidire la cover nera. Come mangerò sempre con gusto una buona pizza margherita che non sia quella di Briatore. 😁 Grazie a Comix Green
Il terrore negli occhi di chi si trova davanti un fantasista, non si può descrivere se non in quell'insieme di imprevedibilità, ribaltamento delle regole, ricostruzione di nuovi parametri e velocità sovraumana d'azione. La fatica di chi elabora creativamente non si può paragonare alla frustrazione di chi ha ragionato in termini convenzionali, statici e sclerotici; con regole e parametri che la società impone inscrivendo il genio dentro una forma chiusa, come la definiva Kafka. Un fantasista generalmente lo atterri pensando che sia l'unica soluzione utile per fermarlo, dimostrando solamente che non ha mai ragione la forza ma la perseveranza di chi si rialza e troverà nuove strategie per non essere nuovamente atterrato.
Avere spazi verdi "PUBBLICI" aperti alla cittadinanza è di un'importanza vitale. A Nantes, in Bretagna, in questo giardino, in stile giapponese che si chiama Ile de Versailles, si ha la possibilità di rilassarsi, leggere, disegnare e trovare serenamente pace, soprattutto dopo il lavoro. Qui, dalla centoseiesima città italiana che non spicca per qualità della vita, dove arrivare primi in qualsiasi graduatoria cittadina, significa essere "centoseiesimi" a livello nazionale (per non parlare di quello europeo) ci sono spazi e aree verdi, private e a pagamento, dove spinti più che altro da curiosità, in quell'unica volta che si avrà voglia di visitarli (così almeno è per me...), trovi deliranti parcheggi abusivi privi di qualsiasi norma sulla sicurezza e poi aree verdi irrisorie, probabilmente ricavate sopra delle discariche di materiale edile interrato, affollate fino all'inverosimile e in piena baraonda e casino da gregge, contento di essere stato in un posto esclusivo e a pagamento.

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